FATTI

L’atleta X, al termine della stagione 2018/2019, richiedeva il pagamento delle somme residue alla società sportiva Y. 

Nel lodo arbitrale 1422/19 il BAT esprimeva una serie di principi in riferimento a: contumacia del reclamato, ex aequo et bono, pacta servanda sunt, interessi e costi.

DIRITTO

  1. Contumacia

Sulla mancata partecipazione all’arbitrato della società Y ciò determina una decisione da parte del BAT resa ex officio sulla base dei documenti presenti nel fascicolo

  1. Ex aequo et bono

Decisione sulla base del principio dell’ex aequo et bono. Bisogna ricordare che tutte le decisioni del BAT vengono prese attraverso il principio di equità. Che cos’è questo principio? A differenza dell’art. 182 (2) PILA e 31 (3) Concordato internazionale sull’arbitrato l’equità si distingue dall’ “en droit”. Infatti l’arbitro deve decidere secondo il concetto di giustizia che non ha connessione con l’applicazione di regole ma si ispira ad esse. [when decision ex aequo et bono, the arbitrators pursue e conception of justice which is not aspiration the rules of how which are in force and which might even he contrary those rules”. Si intende per ex aequo et bono: “a mandate to give decision base exclusively on equity without regard to legal rules. Instead of applying general and abstract rules, he/she must stick to the circumstances of the case]

  1. Pact servanda sunt

In materia di rapporti tra atleti e società è possibile applicare il principio pacta servanda sunt, consistente in un comportamento delle parti, secondo giustizia ed equità, nell’ottemperare al rapporto contrattuale.

  1. Interessi (5%, principio del BAT)

Gli interessi, come anche definito nell’accordo tra l’atleta X e la società Y, non possono iniziare a maturare dal 30 giorno successivo al ritardo. Verosimilmente, gli interessi devono iniziare a decorrere nel periodo finale della stagione sportiva di riferimento. Nel caso di specie decorrono  dal 5° giorno successivo alla “messa in mora” inviata dall’atleta alla società. Per via della formalità con cui si richiedeva il pagamento degli stipendi arretrati e perché inviata a fine stagione.

  1. Costi

In riferimento al contributo per le spese legali, non è la parte, in questo caso l’atleta, a richiedere una somma. E’ l’arbitro a decidere quale sia la cifra fair (giusta), facendo riferimento all’art. 17 c. 4 BAT Rules (che dispone dell’importo massimo e delle circostanze del caso).

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Di Francesco Casarola

Avv. Francesco Casarola  –  francesco@avvocatocasarola.itAvvocato iscritto all'albo degli avvocati di RomaDottore di ricerca in “Critica storica giuridica ed economica dello Sport” presso l’Università di Teramo.Giornalista pubblicista.Agente dei calciatori autorizzato dalla FIGC dal 2012 al 2018Nato a Castellaneta il 27.04.1985. Si Laurea in Giurisprudenza presso la LUMSA nel 2010 con una tesi in diritto sportivo  dal titolo “il vincolo dello sportivo dilettante. Prospettive ed evoluzione”. Si specializza attraverso il Master in diritto ed economia dello Sport presso l’Università LUMSA ed il corso di perfezionamento presso l’Università di Milano in Giustizia Sportiva.Docente di Diritto ed Economia dello Sport dal 2016 presso l’Istituto Santa Maria Liceo Scientifico Sportivo.In ambito sportivo ricopre i seguenti ruoli: membro della Corte Sportiva d’Appello della F.I.Bi.S e della Corte Federale d’Appello della ConfSport, arbitro della Commissione Vertenze Arbitrali presso la F.I.P, membro della Commissione carte federali LND.

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